Vi raccontiamo di una nuova nascita al CFA Napoli
“Arrivai al CFA, un anno e mezzo fa, su suggerimento del mio ginecologo. Ricordo che uno dei momenti più
difficili è stato proprio l’inizio, mettere piede per la prima volta in un Centro di Procreazione Medicalmente
Assistita. Ero speranzosa ma piena di paure.
Successivamente alla prima consulenza con il prof. Brian Dale, sono stata assegnata ad una equipe di
professionisti che, passo dopo passo, mi hanno accompagnata in questo percorso, difficile ma
provvidenziale perché mi ha portato al raggiungimento di un sogno: vivere la mia gravidanza.
La mia gravidanza non è arrivata subito, ho effettuato due pick up ed un complessivo di tre transfer, di cui il
primo con esito negativo, il secondo con un iniziale esito positivo ma poi purtroppo le beta anziché
aumentare sono diminuite e il terzo finalmente con esito positivo. Il mio stato d’animo ha subito delle
fluttuazioni nei diversi momenti della tecnica: dopo il primo tentativo, risultato essere fallimentare, non mi
sono sentita scoraggiata, ero consapevole che questi sono percorsi in cui bisogna crederci, affidarsi
all’equipe e non farsi prendere dal panico se al primo tentativo tutto non procede come sperato. Il secondo
tentativo è, invece, stato devastante, vedere le beta che dapprima alte si sono poi dissolute anziché
crescere mi ha procurato una delusione enorme che mi stava portando a mollare tutto. Mi volevo fermare
ma per fortuna non l’ho fatto. Sia il mio compagno che la mia famiglia mi hanno spronata a non arrendermi,
facendo sì che trovassi all’esterno, nella mia rete familiare, quella forza che probabilmente sentivo di avere
perso dentro di me. Ho capito a quel punto che non potevo fermarmi proprio adesso, che avevo un’altra
blastocisti e che le cure fatte erano state molto pesanti sia da un punto di vista fisico ma soprattutto
psicologico; per questo io non potevo arrendermi e vanificare tutto quello che fino ad ora avevamo fatto e
allora ho ritrovato la speranza e, ad oggi, mi ripeto continuamente: meno male che sono andata avanti.
Mi sono sottoposta ad un altro transfer e ricordo che il giorno delle beta avevo ansia e tremolio, provavo
un mix di emozioni e non nascondo che stentavo a leggere il risultato delle beta: 2200, mi sembravano
altissime, non ci credevo, per me era impossibile. Ho provato a mantenere basso l’entusiasmo reduce dalla
precedente esperienza e dopo due giorni, con tanta speranza, ho ripetuto le beta, circa 5000. A quel punto
io e il mio compagno eravamo carichi di gioia, felicissimi.
Mi sento orgogliosa del percorso fatto presso il CFA, sto affrontando la gravidanza serenamente cercando
di rilassarmi per smaltire tutto lo stress accumulato nell’anno e mezzo trascorso.”
E il sogno di Mariangela e Carmine ha oggi un volto e un nome: diamo il benvenuto al piccolo Domenico!